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Silent book: libri senza parole, per imparare a viaggiare con la fantasia

Il nome forse può sembrare fuorviante. Il termine silent book non è da intendere letteralmente come “libro silenzioso”, perché anche se in questi albi le parole non ci sono, le storie sono comunque ricche e articolate. Questa speciale tipologia di libri per bambini e ragazzi è stata una vera scoperta, per me.

La prima volta che me ne hanno inviato uno sono rimasta un po’ basita.

Neanche una frase?
Una parola?
Un verso?
E io come faccio a leggerlo alla fagiola? Che mi invento?

Poi ho capito.

Leggere un silent book: che avventura meravigliosa!

Non c’è proprio nulla da inventare, fanno tutto i bambini. Questi sono i libri migliori per loro: sono i libri dove possono essere osservatori e allo stesso tempo protagonisti.

I silent book sono ideali per coinvolgere la sfera cognitiva (l’intelletto, il pensiero, la memoria) e quella affettiva. Permettono ai bambini di osservare le illustrazioni, prestare attenzione ai dettagli, anche a quelli più piccoli. Li aiutano a imparare a raccontare ciò che vedono.

bounce bounce fitzgerald

Com’è fatto un silent book

Alla base di un silent book, come di tutti i buoni libri, c’è sempre una storia. Senza parole non vuol dire senza senso. Anche se nell’albo che ti trovi davanti vedi solo immagini, dietro c’è sempre una narrazione, un principio, uno svolgimento e una conclusione. Per creare un silent book bisogna aver chiaro cosa si vuol raccontare, e semplicemente far parlare le immagini.

l onda suzy lee

Ecco, le immagini: come devono essere? Facilmente riconoscibili, ben collegate tra loro e in successione, con una continuità logica e non monotone. Saranno loro a dare il ritmo alla lettura e dovranno raccontare personaggi facilmente distinguibili e identificabili.

Come si leggono i libri senza parole?

Non c’è un modo solo per leggere un silent book. Ce ne sono milioni.

Ognuno può trovare la sua strada, ogni dettaglio può essere uno spunto. Non bisogna necessariamente raccontare la storia che si vede sempre allo stesso modo, con la stessa voce e usando sempre le stesse parole. Il bello sta proprio qui: ogni volta che ti trovi questi libri tra le mani tu e il tuo bambino potete inventare un mondo nuovo.

Il compito dei genitori non è quello di leggere qualcosa, ma quello di insegnare ai bambini a osservare, a dare la propria interpretazione di ciò che vedono, a inventare e creare con la fantasia. Mamme e papà assumono qui il loro ruolo di guida, di accompagnatori silenziosi. I silent book sono per i bambini.

Leggere aiuta a crescere

Sì, lo so, è una frase scontata e oramai abusata. Ma è tremendamente vero. Leggere aiuta a conoscere il mondo e a conoscere se stessi. E la magia che regalano i libri senza parole è ancora più grande.

Il fatto che non ci sia del testo elimina qualsiasi barriera linguistica. Un’immagine, un disegno, una fotografia sono diverse per ognuno di noi, ma facilmente interpretabili da tutti. I silent book permettono uno scambio culturale e favoriscono l’apprendimento dell’alfabeto delle immagini meglio di qualsiasi enciclopedia.
Leggere le figure e saper dar loro un significato sembra una banalità, per noi adulti. Ma mettiti nei panni di un bambino: quante cose può imparare solo guardando una foto? Ci può riconoscere qualcosa di familiare, ci può veder dentro mille e una storie diverse e ci può costruire sopra, sotto e attorno un mondo intero.

Alcuni esempi di silent book

Questi sono i 3 silent book che attualmente popolano la nostra libreria.

L’onda – Suzy Lee (Corraini Edizioni)

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L’onda fa parte della TocToc Box for Kids che abbiamo acquistato quest’estate. È un bellissimo racconto per immagini che parla di amicizia e di come le paure vadano superate, perché dietro l’ignoto si nascondono sempre bellissime sorprese (assieme a una manciata di conchiglie).

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Il formato lungo e stretto si presta benissimo alla narrazione per immagini. E a una lettura attenta, vedrete che anche i colori non sono mai scelti a caso.

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Nella pagina di sinistra troviamo, fino a tre quarti della storia, solo il bianco e il nero, mentre l’azzurro del mare è presente solo a destra. Fino a quando…

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… avviene l’incontro tra la bambina e l’onda, tra schizzi, spruzzi e sorrisi.

Una storia semplice ma davvero emozionante.

Nessuna parola avrebbe potuto rendere meglio l’idea: con un po’ di carboncino e colori acrilici l’autrice ha davvero saputo comunicare moltissimo. Ogni volta che la rileggo le labbra mi si sollevano, perché immagino quella bambina sul bagnasciuga, che gioca e parla con il mare. E che alla fine se ne va per mano alla sua mamma, con un “arrivederci, a presto”.

Bounce Bounce – Brian Fitzgerald (Carthusia)

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Bounce Bounce mi è stato regalato dalla casa editrice Carthusia. L’autore, Brian Fitzgerald, è stato vincitore dell’International Illustrated Silent Book Contest 2014 e questo suo libro mi fa brillare gli occhi dalla prima all’ultima pagina.

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Il protagonista è un buffo personaggio, a metà tra un omino dello spazio e un insetto con zampette e antennine, curioso di conoscere il mondo. La storia ruota tutta attorno al viaggio che egli compie, all’interno di un palloncino sorridente (e trasparente), tra cielo, terra e mare. Il fatto che sia trasparente non è cosa da poco: i giovani lettori, così, sapranno che l’insettino è al sicuro, perché lo potranno sempre vedere. Essere ingoiati da qualcosa – sia esso un palloncino o una balena – non è mai una bella esperienza!

bouncebounce

L’insetto rotola e rimbalza di qua e di là (bounce in inglese significa proprio “rimbalzare”, un termine onomatopeico che riproduce il suono prodotto da qualcosa che saltella su e giù). Si avvicina alla luna e sale su a contare le stelle (addirittura il suo palloncino ne risucchia una), poi scende negli abissi e fa la conoscenza degli animali marini, viene catturato da un peschereccio e ritorna in superficie. Poi il palloncino si sgonfia e il piccolo ospite esce fuori con la sua stella. Ma basta voltare pagina un attimo, ed ecco spuntare un millepiedi, curioso anche lui di esplorare il mondo.

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Ogni pagina è piena di colore. Tinte “strane” per un libro per bambini: marrone terra bruciata, verde pino, blu mare e grigio cenere. E i simpatici disegni che fanno da sfondo creano un pattern sempre diverso, che diventa parte integrante del racconto. Il grande formato e la carta spessa e robusta, adatta anche alle manine più piccole, rendono la lettura un’esperienza sensoriale davvero molto piacevole.

bounce bounce

Per una recensione più completa ti rimando a questo ricco post di Libri e Marmellata.

Viaggio e Scoperta – Aaron Becker (Feltrinelli)

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Scoperta di Aaron Becker me l’ha fatto conoscere Feltrinelli, quando mi ha spedito un pacco pieno di libretti carinissimi per la fagiola.

La quarta di copertina riporta una frase dell’autore (illustratore e creativo per Disney e Pixar), davvero molto profonda:

La mia speranza è che queste storie spingano tutti noi ad avere più fiducia nel potere della meraviglia

E come non meravigliarsi e lasciarsi stupire dalle bellissime pagine di questo silent book?

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In realtà è una sorta di sequel. Dopo Viaggio, l’avventura prosegue con il secondo capitolo della trilogia senza paroleScoperta.

La sinossi ci catapulta nel mezzo della storia. Un re dalla lunga barba bianca, sbucato da una misteriosa porta sotto un ponte, affida alla protagonista e al suo nuovo amico una missione, poco prima di venir catturato da un manipolo di soldati. Seguendo la mappa che il re gli ha consegnato, i due ragazzini si rituffano nell’incantato e pericoloso mondo in cui si sono conosciuti, alla ricerca di tutti i colori dell’arcobaleno.

scoperta aaron becker

E come potete immaginare, le illustrazioni sono così dettagliate e ricche che i bambini impazziranno nello sfogliarlo. Si ritroveranno in mezzo alle rovine di una città sottomarina, su un ponte sospeso a decine di metri d’altezza, immersi nella foresta tropicale, in sella a un elefante, all’inseguimento di un arcobaleno. Alla caccia di uno dei più grandi tesori: la libertà.

scoperta aaron becker

In attesa del Ritorno (questo dovrebbe essere il titolo del terzo albo di Becker) non possiamo far altro che continuare a sfogliare i primi due.

NB: ritengo non esista un’età precisa per leggere i libri, ma per la complessità dei contenuti mi sento di consigliare Scoperta a un pubblico di lettori un po’ più grandi, diciamo dai 4 anni in su.

Di silent book ne esistono tantissimi: voi ne conoscete qualcuno di carino?