L’arrivo della fagiola ha cambiato – e non di poco – la nostra vita. E la nostra casa. Ma per fortuna durante la gravidanza mi ero preparata con Case (anche) per bambini di Maya Azzarà, un utilissimo manuale per arredare l’abitazione a misura dei più piccoli. Ecco qualche dritta.
Ripensare lo spazio domestico quando arriva un figlio è fondamentale. Egli è un coinquilino che ha bisogno di ambienti accoglienti, condivisi e armoniosi, non bisogna nascondersi sotto le frasi scontate “oramai la casa è arredata così”, “tanto un giorno crescerà”. Egli deve poter trascorrere i suoi primi anni al sicuro, in una casa adatta sia per giocare che per apprendere.
Una casa male organizzata nei bambini è spesso origine di comportamenti fastidiosi, nervosismo, irrequietezza, introversione, impertinenza e altri atteggiamenti sgradevoli che, all’apparenza inspiegabili, attribuiamo erroneamente al carattere o all’indole di nostro figlio.
Piccoli accorgimenti per case a misura di bambina
Non stiamo parlando di abbattere muri o ridisegnare gli interni, i cambiamenti per mettere a proprio agio i bambini sono semplici accortezze che miglioreranno di molto il clima familiare e la vita negli spazi comuni. Volete alcuni esempi? Ecco quello che ho fatto io:
- Ho liberato un paio di ripiani della mia libreria, quelli più bassi, per fare posto a peluches e libretti “ad altezza di fagiola”. Tra pochi mesi quando gattonerà e compirà le sue prime acrobazie potrà prenderseli liberamente e riporli dopo averci giocato.
- Ho inserito nel guardaroba un gancio per il suo cappotto, così quando mi vedrà riporre il giubbotto una volta tornata a casa potrà imitarmi e fare lo stesso con il suo.
- Ho alzato tutti gli oggetti fragili, i libri che non voglio che vengano mangiucchiati o riempiti di bavetta e le cose “pericolose”, disponendo il tutto nei ripiani più alti delle varie scaffalature sparse per casa.
- Ho creato un armadio su misura con ante e cassetti facili da aprire anche per lei, così il momento del vestirsi sarà come un gioco, colorato e divertente.
La mia mania per l’organizzazione a volte è un pregio e sono sicura potrà aiutare la fagiola a gestire con ordine e in perfetta autonomia anche i suoi giochi e le sue cose. Mi aspetto, certo, di raccogliere ogni sera costruzioni, peluches e altri cosi colorati dal pavimento, ma con un po’ di pazienza anche lei riuscirà a responsabilizzarsi (con i giusti tempi e grazie ai consigli contenuti in questo libro).
Mobili in miniatura
Prossimamente arriveranno anche gli arredi in miniatura: ho già in mente tavolo con seggioline su cui lasciarla libera di disegnare e scarabocchiare, per non parlare del letto, da cui potrà salire e scendere in autonomia e con facilità. Voi avete dei mobili così? Nel suo libro Maya Azzarà ci racconta che:
gli arredi a misura di bambino – spesso percepiti dagli adulti come vezzosi o a volte perfino superflui – non servono solo per abbellire la cameretta, ma hanno un’origine storica e un preciso scopo pedagogico: ideati all’inizio del Novecento da Maria Montessori, sono stati introdotti all’interno delle scuole al fine di offrire ai bambini un ambiente educativo costituito da spazi familiari e proporzionati, fruibile direttamente dai più piccoli senza il costante intervento dell’adulto.
Giocoapprendimento
Noi adulti spesso incaselliamo e identifichiamo il gioco dei bambini come un’attività che si svolge esclusivamente con il supporto dei giocattoli proposti dal mercato e rivolti al mondo dell’infanzia. Basta invece osservare un bambino piccolo in un ambiente domestico per constatare che egli è attratto da qualunque cosa, poiché tutto rappresenta una novità da scoprire; è per questo motivo che nostro figlio preferisce, al peluche – che già conosce – le pagine di un giornale da strappare, la carta delle uova di Pasqua da stropicciare o la tenda del soggiorno dietro la quale nascondersi.
Nel post di qualche settimana fa sui principi montessoriani parlavamo proprio di bambini che giocano con oggetti “comuni” come la scopa, il piumino o le chiavi. Non è per farci un dispetto che spesso ignorano i giochi luccicanti e rumorosi che gli abbiamo comperato, ma stanno semplicemente apprendendo come fare una torre di biscotti o come aprire e chiudere una molletta servendosi del gioco. Ecco quindi come si rivela fondamentale lasciargli a disposizione oggetti della vita comune senza interromperli o sgridarli.
Tenere in ordine è un gioco da… bambini!
Chi di voi – con figli piccoli – non ha rischiato almeno una volta di scivolare sopra un Lego o di far partire accidentalmente un carillon nel silenzio della notte? Questo è dovuto al disordine che i bambini portano nelle nostre case, sparpagliando giocattoli di qua e di là. Sappiamo che per i bambini non esiste il concetto di “riordinare” perché per loro il gioco non è mai finito; educarli, però, fin da subito a dare una collocazione alle cose può aiutare a vivere in case dove il disordine ha una sua logica. Maya Azzarà ha creato per le sue figlie una cassettiera dove il contenuto di ogni cassetto era ben chiaro e identificato all’esterno.
Se poi, quando è effettivamente giunta l’ora di mettere tutto al suo posto, l’autrice suggerisce alcuni “trucchetti” per coinvolgere i bambini in questa attività. Il tempo di una canzone o di una clessidra farà sì che anche l’attività del riordino diventi un gioco.
Dalla teoria alla pratica
Nella seconda parte del libro si passa alla pratica: un capitolo per ogni stanza della casa, con alcuni consigli pratici su come creare mobili e arredi a misura di bambino, arricchito con tante foto della casa di Maya e con le soluzioni da lei pensate per i figli. Infine, in chiusura, un utilissimo vademecum di cose (e misure) da tenere a mente.
L’autrice: Maya Azzarà
Maya Azzarà è un architetto ed è specializzata nella progettazione di spazi per l’infanzia. Intrecciando così architettura, arredamento e pedagogia dà vita ad ambienti pratici e funzionali che permettono ai bambini di stimolare l’autoapprendimento. Oltre al suo libro, che vi consiglio spassionatamente, la trovate anche sul web con una pagina Facebook, un sito personale www.caseperbambini.it e una sezione “Case ad altezza di bambini” sul portale www.mammeacrobate.com. Se la volete conoscere di persona, il 19 marzo 2016 la trovate a Fa’ la cosa giusta a Milano, la fiera dedicata alla sostenibilità.
Vi va di condividere un po’ delle vostre case per bambini? Cosa avete cambiato nell’arredamento? Come vi siete (ri)organizzati?
No Responses