Nei miei 9 mesi di gravidanza penso di aver letto una cosa come 40 libri, e 15 parlavano di pannolini, pappette, allattamento, pianti e capricci. 9 mesi sono tanti e passarli tutti a leggere di queste cose può non prepararci adeguatamente ad affrontare il meraviglioso (e faticoso) ruolo di genitore. Ecco allora 5 consigli “soft”, sui libri da leggere quando sei incinta.
L’idea di questo post è venuta da Silvia, che qualche giorno fa mi ha scritto questo messaggio:
Ti contatto perché vorrei che mi consigliassi qualche libro da leggere in questi ultimi tre mesi di gravidanza. Ti premetto che ho da anni una lista infinita di libri che ogni tanto riesco a spuntare ma ora sono in un momento in cui non riesco a scegliere. Grazie in anticipo. Silvia
La richiesta era chiara: niente manuali sulla gravidanza, il post-part, i neonati ecc. (per quelli ho fatto l’elenco dei miei preferiti, tempo fa).
Allora ho pensato: cosa avrei voluto leggere io, spaparanzata sul divano con una pancia ingombrante, che per mesi non riuscivo a vedermi i piedi ma sapevo che li avevo ancora solo perché le caviglie sembravano sempre sul punto di sgretolarsi?
Ecco, questi 5 di sicuro.
AVVERTENZE PER IL LETTORE: tutti questi libri fanno un po’ piangere, a volte dal ridere, altre perché quelle raccontate sono storie vere. Sicuramente i vostri ormoni sballati c’entrano qualcosa, ma non sono la causa.
Notti in bianco, baci a colazione – Matteo Bussola (Einaudi)
Lui è il papà dell’anno, anzi forse del secolo. Matteo Bussola, di professione fumettista, ha 3 figlie e una pagina Facebook con più di 69.500 seguaci. Ha scritto un libro per Einaudi dove, semplicemente, racconta quello che fa in casa. Premessa: è un papà DOC, perché prepara da mangiare, porta a scuola le bambine, va a fare la spesa… Insomma, quello che tutte noi vorremmo dai nostri compagni.
In realtà non è niente di soprannaturale, è solo che lo racconta benissimo. Io l’ho conosciuto di persona e vi assicuro che è anche un po’ timido.
Nel suo libro non parla solo di genitorialità, ma anche di amore, di come conciliare famiglia e lavoro e di sogni. Per questo ve lo consiglio, e magari fatelo scivolare dall’altra parte del letto, una sera, per farlo leggere anche alle vostre dolci metà.
Fai bei sogni – Massimo Gramellini
Una favola dal sapore antico, che parla di amore, famiglia e solitudine. “Fai bei sogni” è un romanzo autobiografico che ti lascia un enorme vuoto dentro, ma ti trasmette anche la voglia – appena l’hai finito – di correre ad abbracciare le persone che ami per dirgli quanto gli vuoi bene.
Racconta una storia triste, quella di un bambino che perde la mamma quando ha solo 9 anni e che finge, per non mostrarsi debole con i compagni, che l’assenza sia dovuta ai troppi impegni e ai continui viaggi di lavoro.
Ma manda un messaggio estremamente bello e positivo: che ogni giorno va preso per quello che di bello ci può offrire. E sotto sotto, qualcosa di bello da vedere c’è sempre.
Per gli appassionati dei film tratti dai libri, “Fai bei sogni” è diventato anche una pellicola cinematografica. Ecco il trailer.
Wonder – R. J. Palacio
Non uno ma ben 4 libri. Una vera e propria saga, anzi xxx per raccontare le avventure di Auggie, un ragazzino affetto dalla nascita dalla sindrome di Treacher-Collins, una tremenda deformazione facciale. Circondato da una famiglia fantastica e da tanti amici speciali, Auggie si tufferà nel mondo della scuola e uscirà finalmente allo scoperto.
Nel primo libro si alternano 8 diversi narratori, mentre quelli successivi sono tutti centrati su un unico punto di vista, quello degli amici più stretti di Auggie.
Nasce come libro per ragazzi ma secondo me lo devono leggere prima di tutto i genitori. Tocca il tema, difficilissimo, della disabilità e della differenza: come si affronta, come si spiega ai figli e come si accetta.
Wonder è un libro che fa riflettere, come pochi ne ho letti in questi anni. E lo fa attraverso la dolcezza disarmante dei bambini.
Cento giorni di felicità – Fausto Brizzi (Einaudi)
Preparate i fazzoletti, perché qui si piange. Ma anche dal ridere!
Il protagonista di “Cento giorni di felicità” è un padre che scopre di essere affetto da tumore (nel libro soprannominato “l’amico Fritz”, per riderci un po’ su e parlarne liberamente anche davanti ai bambini) e decide di non sottoporsi a troppe cure, ma di godersi gli ultimi istanti con la famiglia. Iniziamo bene, direte voi.
A complicare le cose c’è il fatto che, poco prima di scoprire la malattia, tradiva la moglie e lei lo aveva cacciato di casa.
Ma davanti alla Morte tutti veniamo perdonati. Lucio, si chiama così, affronta con ironia e coraggio i suoi ultimi 100 giorni di felicità, mandando un messaggio chiaro al lettore: riflettere sull’importanza e sul valore delle cose che ci circondano, ogni giorno.
Se Arianna – Anna Visciani
Ad aprire il romanzo c’è l’elenco di tutti i personaggi, come si confà ai grandi classici della letteratura. La protagonista però è lei, Arianna, una ragazza di 19 anni, cerebrolesa, che non parla, non mangia, non cammina, e dipende in tutto e per tutto da un’altra persona, in questo caso la mamma.
Non mi piace chi dice “certi libri non li devi leggere, quando sei incinta, ché poi ci rimani male”. Ecco, no, io sono dell’idea che certe storie possono insegnare molto, sulla maternità e sulla vita in generale, più di tanti manuali di puericultura. E Anna Visciani, oltre ad essere una mamma modello, è anche una bravissima narratrice. Ci apre le porte della sua casa come gli ospiti più attesi, e ci racconta la storia vera di una famiglia diversamente normale.
E ora a voi: quali libri avete letto o state leggendo, durante la gravidanza? E cosa vi hanno lasciato?